L’inizio di una nuova avventura
Premessa: non è un articolo di editoria, non sono un’esperta del settore e non ho mai pubblicato, anzi, vi dirò di più: non ho mai pensato di pubblicare. Sto scrivendo questo post, per raccontarvi le avventure degli ultimi mesi, fino al giro di boa che ha stravolto ogni convinzione.
Partiamo dall’inizio: ho scritto una storia. Si chiama Come vento (e ormai lo sanno anche i sassi), è un mix di generi dall’avventura al romantico, è autoconclusiva, ed è lunga, lunga, lunga, lunga. La versione revisionata conta quasi 160.000 parole.
Sì, non ho il dono della sintesi.
Sì, se non ci metto una trama iper-complicata non sono io.
Sì, non riuscirò mai a scrivere qualcosa al di sotto delle 100.000 parole. Ormai ci ho rinunciato.
Sì, sapevo che avrei trovato sicuramente una casa editrice disposta a pubbl… ah no, scusate, questo era il no, non il sì.
No. Quando ho scritto Come vento, non pensavo alla pubblicazione, soltanto a scrivere. E quando ho finito di scrivere, mi sono detta: “Piedi per terra, Odi, nessuna casa editrice non a pagamento vorrà mai pubblicare la tua storia”.
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