La scienza dello storytelling – Will Storr

Come le storie incantano il cervello. Un breve commento

Ho in programma questo articolo da una vita, ma si sa come funziona l’estate: “C’è caldo, c’è freddo, c’è il sole, piove, ho sonno, non ho sonno, dov’è il gatto, il gatto rompe”. Insomma, ogni cosa e il suo contrario, e così il tempo sta fuggendo e io sono meno operativa del solito – sotto ogni fronte. 

Su Instagram, qualche tempo fa, avevo annunciato l’acquisto di un libro di storytelling: Will Storr, La scienza dello storytelling, come le storie incantano il cervello. Mi ero ripromessa di scriverci qualcosa ed eccoci arrivati al dunque. 

Premessa: cosa mi aspettavo da questo libro? Un testo utile e pratico che mi desse delle dritte su come migliorare il mio stile di scrittura. 

Le aspettative sono state soddisfatte? Non nel vero senso della parola. Il libro di Storr non analizza puramente le tecniche narrative e le informazioni concrete che vengono date sono molto limitate. 

Per farvi un esempio: show don’t tell, attivo vs. passivo, uso delle metafore e simili sono argomenti trattati in maniera veloce, in un paragrafo a testa. 

Ciononostante, il libro mi è stato molto utile e, a lettura conclusa, mi sono sentita arricchita e anche rassicurata.

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In difesa del “romantico”

Prima parte

Una volta qualcuno mi disse che non esistono storie per grandi e per piccoli, storie belle o storie brutte. Esistono soltanto storie scritte bene o scritte male. 

Per “scritto” si intendeva un concetto molto più ampio dello stile. Si intendeva l’intreccio, l’ambientazione, i personaggi, il prodotto completo, nella sua definizione totale.

Ho fatto di questa massima una vera e propria sentenza, e da allora penso che tutti i generi letterari meritino lo stesso identico rispetto. 

Comprese le storie erotiche. 

Comprese le chick-lit.

Comprese le fanfiction o le fiabe per bambini. 

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I dieci diritti del lettore

Daniel Pennac, Come un romanzo

  1. Il diritto di non leggere
  2. Il diritto di saltare le pagine
  3. Il diritto di non finire un libro
  4. Il diritto di rileggere
  5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
  6. Il diritto di emozionare e sognare
  7. Il diritto di leggere ovunque
  8. Il diritto di spizzicare
  9. Il diritto di leggere a voce alta
  10. Il diritto di tacere